Accoglienza partecipanti

Michel Lauzzana è un politico francese, medico generico, ex sindaco di Bon-Encontre ed ex vicepresidente dell'agglomerato di Agen. È il deputato della 1a circoscrizione di Lot-et-Garonne.

Il sistema, un approccio che tiene conto dell'individuo e del gruppo

In che modo l'approccio sistemico porta un'altra prospettiva sull'individuo, sugli altri e sul mondo? Come rendersi conto che la relazione è al centro di ogni organizzazione genera una diversa ed efficace comprensione di ciò che ci circonda.

Costruttivismo

Qualsiasi approccio psicoterapeutico contiene una visione dell'uomo. Verrà evidenziata la differenza di concezione della relazione terapeutica tra etica del cambiamento ed etica della scelta. Questo incontro sarà l'occasione per ricordare il contributo di Heinz Von Foerster, geniale inventore del costruttivismo, di Varela e Maturana, teorici dell'autorganizzazione.

Professore di opzione terapeutica Medicina interna. Specialista in cardiologia e angiologia. Laureato in Terapia Cognitivo-Comportamentale e Farmacologia. Psicoterapeuta-Analista. Specialista in comportamenti di dipendenza, anoressia e gestione del dolore e dei traumi.

Resilienza, un processo sistemico?

In questa intervista, il neuropsichiatra Boris Cyrulnik e il professor Gérard Ostermann ritornano sul concetto di resilienza. Perché la resilienza è necessariamente sistemica? In che modo l'ambiente sociale, la famiglia, l'ambiente sicuro o meno, influenzano la capacità di resilienza?

Co-costruisci la relazione

Paul Watlawick ha detto "Il paziente è la relazione", dove Milton Erickson ha detto "Tutto viene dal paziente". Ci interrogheremo su ciò che sembra ovvio: la relazione. Partiremo da questa evidenza: siamo esseri relazionali. Ci sviluppiamo in processi di influenza reciproca. Vi invitiamo a venire a interrogarvi su come si costruiscono i legami con riferimento alla teoria dell'attaccamento e danno forma ai processi relazionali. Come questi processi relazionali costruiranno mondi relazionali nelle interazioni. Come la costruzione condivisa di uno spazio/tempo/relazione costituirà la base del processo terapeutico.

Nel 1977, James Coyne ha presentato la sua tesi a un pranzo MRI a Palo Alto ed è stato invitato a diventare il quinto membro del centro di terapia breve originale. Ha continuato a scrivere oltre 450 articoli e libri e ha prestato servizio nelle facoltà di molte università. Ora è Professore Emerito di Psicologia in Psichiatria presso l'Università della Pennsylvania. Attualmente sta lavorando a due libri. La prima raccoglie i suoi articoli sulla terapia strategica, accompagnati da commenti. Il secondo è un compendio della sua ricerca sui processi interazionali nella guarigione fisica e mentale. Tiene discorsi e seminari su molti argomenti. In particolare, sottolinea la necessità di integrare le terapie sistemiche e strategiche con l'evidenza empirica per ottenere credibilità scientifica.

Perché la mia terapia strategica per la depressione è molto diversa dalla tua

Il mio modello di terapia strategica presuppone che i terapeuti debbano evitare di cadere nelle soluzioni di mantenimento del problema piuttosto vincolanti che possono già caratterizzare il contesto interazionale delle persone depresse. La "depressione" varia molto a seconda del contesto in cui si trova. Quando identificata attraverso lo screening nell'ambito delle cure primarie, la depressione è probabilmente un mix di falsi positivi e casi da lievi a moderati che rispondono ugualmente bene a interventi terapeutici strategici, farmaci o semplice educazione e supporto. In altri casi, la depressione è un episodio di una malattia cronica recidivante che è più simile all'asma che all'appendicite. Valutazioni e interventi molto diversi possono essere appropriati, in particolare quando la menomazione della persona depressa o le critiche e gli abusi che suscitano dominano il contesto interpersonale.

Filosofo e sinologo, è autore di numerose opere che si propongono di spostare la filosofia europea confrontandola con il pensiero cinese, in particolare Filosofia dell'abitare (Gallimard, 2011) o Una seconda vita (Grasset, 2017). A gennaio pubblica L'Inouï. Ribaltando questa realtà così noiosa (Grasset, leggi p. 86 ) e Dall'abisso all'inaudito (Carnets de L'Herne), mentre ad esso è dedicato un libro: Thinking by gap. Il progetto concettuale di François Jullien (di Jean-Pierre Bompied, Descartes & Cie). Attualmente è titolare della cattedra sull'alterità creata alla Fondation Maison des sciences de l'homme. Nel 2010 ha ricevuto in Germania il Premio Hannah Arendt per il pensiero politico; e, nel 2011, il Gran Premio di Filosofia dell'Accademia di Francia per tutto il suo lavoro.

In principio era la relazione

In un approccio filosofico all'approccio sistemico, François Jullien rivisita la struttura del pensiero occidentale causale basata sugli elementi aggiungendo il movimento del pensiero cinese. Il pensiero sistemico non sarebbe il pensiero della de-coincidenza?, un pensiero che permette di connettere l'uomo con se stesso, con gli altri e con il mondo in un movimento perpetuo.

Coach strategico, terapista in approccio sistemico strategico e associato al LACT - centro di consultazione, formazione e ricerca che rappresenta la Scuola di Palo Alto in Francia. Formatore sulle sfide della presentazione dello stress e dei rischi psicosociali; docente presso l'IAE di Parigi, Master in Amministrazioni e Imprese, modulo “Organizzazioni e Comportamenti”. Coautore di When Work Hurts, and Strategies for Change, 16 Therapeutic Prescriptions.

La professione di sistemista

Docente e praticante di pensiero sistemico - PhD in Psicologia, psicologo CTS, formatore e coach (Italia - Malta). Autore di "Conoscere attraverso il cambiamento", "Ossessioni, compulsioni, manie: capirle e superarle in fretta" e "Le nuove dipendenze".

Un approccio sistemico alla gestione della diversità nell'istruzione

Negli ultimi due decenni, il sistema educativo maltese ha visto molti cambiamenti, a causa della grande diversità (etnia, lingue, religioni, disabilità e abilità, identificazione di genere, e-learning, problemi di salute mentale, ecc.). limite o una risorsa per l'individuo, la scuola ma anche per il sistema educativo nel suo complesso, a seconda di come sono gestiti o mal gestiti. rendere la gestione della diversità più efficace ed efficiente nel contesto educativo. L'idea di questa conferenza è quella di creare un'opportunità che possa riunire esperti e non esperti per discutere:

- come viene utilizzato o può essere utilizzato il pensiero sistemico, 

- identificare i punti di forza e di debolezza della sua applicazione,

- e provare a proporre alcune buone pratiche dalla ricerca e dalle esperienze pratiche al fine di sfruttare le diversità per promuovere un buon cambiamento organizzativo nel sistema educativo.  

Un buon cambiamento e sviluppo organizzativo richiede un pensatore sistemico e un approccio interdisciplinare e olistico per affrontare sfide organizzative complesse.

Inoltre, varie ricerche mostrano che l'esperienza di gestione della diversità può portare a una mentalità più sistemica, che sembra generare migliori capacità di risoluzione dei problemi e di comunicazione.

Il Professor Paul Downes è Professore di Psicologia presso la School of Human Development e Direttore del Center for Educational Disadvantage, Institute of Education, Università di Dublino, Irlanda, e Affiliate Professor presso l'Università di Malta, presso il Center for Resilience and Social-Emotional Salute. Con oltre 110 pubblicazioni peer-reviewed in psicologia, educazione, filosofia, diritto, antropologia, sociologia e politica sociale, ha tenuto conferenze e presentato invitato in 30 paesi e per i ministeri ufficiali di 16 paesi. È stato coinvolto in vari ruoli di consulenza di esperti per la Commissione europea, tra cui la task force Pathways to Education e il gruppo di esperti sull'istruzione e la formazione in Europa a sostegno del quadro di cooperazione strategica dell'UE post-2020. Vincitore della P&V Brussels Foundation per il suo articolo Connecting You(th): Overcoming Divisions in Society, è stato visiting scholar alla University of British Columbia, Vancouver, e alla University of Cambridge, al Lauterpacht Center, e un membro del gruppo di esperti sull'abbandono scolastico del Senato irlandese e del Parlamento.

Il libro del professor Downes Reconstructing Agency in Developmental and Educational Psychology: Inclusive Systems as Concentric Space (Routledge 2020) è stato nominato per il William James Book Award dell'American Psychological Association (APA) e il JI Staley Prize per l'antropologia interdisciplinare. Questo libro sostiene una svolta spaziale specifica per la psicologia dello sviluppo e dell'educazione rispetto ai sistemi inclusivi, mentre i suoi libri. Lo spazio concentrico come principio di vita al di là di Schopenhauer, Nietzsche e Ricœur: l'inclusione dell'altro. New York/Londra/Nuova Delhi: Routledge (2020) e La danza primordiale: spazi diametrali e concentrici nel mondo inconscio. Oxford/Berna: Peter Lang (2012) esplora questa svolta spaziale per la filosofia continentale e la psicologia del profondo.

Ripensare i sistemi nell'esperienza umana e le scuole come spazi relazionali

Paul Downes offre un'analisi spaziale dell'approccio sistemico di Palo Alto per comprendere meglio i comportamenti identitari di gruppi e individui. Si apre così un'intera sezione di ricerca nella sociologia politica secondo Palo Alto.

Padraic Gibson è il direttore della formazione e della consulenza organizzativa presso The Coaching Clinic®, Dublino. Ha lavorato a livello manageriale e come direttore clinico nel settore sanitario in Irlanda per quasi 25 anni e lavora come consulente organizzativo. Il Dr. Gibson è uno psicoterapeuta consulente e co-fondatore di The OCD Clinic® International. È anche docente part-time e ricercatore associato presso l'Institute of Education della Dublin City University. È anche ricercatore clinico senior e docente presso la Scuola di specializzazione in psicoterapia, Centro di Terapia Strategica di Arezzo, Italia, diretta dal Professor Giorgio Nardone .  

Padraic ha pubblicato 7 libri e condotto numerosi programmi di ricerca internazionali. Alcuni dei suoi lavori sono stati pubblicati sul British Medical Journal.

Lavoro sistemico con le organizzazioni

Questo workshop esplorerà i potenti effetti che il pensiero sistemico può avere sulle sfide che le organizzazioni devono affrontare oggi. Adattando le idee della psicologia, della comunicazione e della cibernetica, DR Gibson dimostrerà come l'attenzione alla connessione, al contesto e alla comunicazione può aiutare i manager e le altre persone coinvolte nel cambiamento ad affrontare i problemi di identità, leadership e apprendimento che il personale deve affrontare nel complesso ambiente di lavoro di oggi. Questo seminario passerà dal pensiero causa-effetto che pone l'individuo al centro delle nostre spiegazioni, a un focus sul significato, il comportamento, il contesto e il linguaggio che compongono le organizzazioni nel loro insieme. Questi interventi sistemici evidenziano il ruolo svolto dalla circolarità e dalla riflessività nel modo in cui le persone costruiscono significati condivisi nel proprio unico sistema umano.

Allievo di Paul Watzlawick, Giorgio Nardone è il fondatore del Centro di Terapia Sistemica e Strategica di Arezzo. Riprendendo le teorie della scuola di Palo Alto, è ormai riconosciuta a livello internazionale. Ha ideato decine di tecniche terapeutiche innovative e formulato diversi protocolli di trattamento specifici per patologie particolari come i disturbi fobici ossessivi e compulsivi oi disturbi del comportamento alimentare.

Accanto all'ambito clinico, le sue attività e ricerche riguardano la comunicazione e la risoluzione di problemi sistemici e strategici applicati a contesti manageriali e alla performance artistica e sportiva. Le sue formulazioni teoriche e applicate sono considerate una vera e propria "scuola di pensiero" che ispira ricercatori e professionisti di tutto il mondo.

Evoluzioni dell'approccio sistemico strategico nelle scienze della salute mentale e della performance

Giorgio Nardone ripercorre l'evoluzione, dalle origini ai giorni nostri, dell'approccio sistemico e spiega come l'approccio fosse diviso in una tradizione anglosassone americana e una tradizione europea, come gli insegnamenti di Palo Alto e l'eredità di Von Neumann, ha dato vita a una vera e propria scienza delle prestazioni di problem solving. Questo approccio alla performance potrebbe permettere agli uomini di diventare migliori, aprendo così la strada a un mondo migliore?